Accordi di libero scambio

Serbia: Accordi di Libero Scambio
La Serbia aderisce all'Accordo di libero scambio dell'Europa Centrale (CEFTA) dal dicembre 2006, un accordo regionale strategico che coinvolge Albania, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Serbia e Kosovo, per una popolazione complessiva di quasi 20 milioni di abitanti. Le merci serbe esportate nell'Unione Europea godono di regimi doganali preferenziali, in virtù dell'Accordo di Stabilizzazione e Associazione e dell'Accordo Interinale sul Commercio con l'UE. Questi accordi hanno favorito riforme strutturali e l'allineamento della legislazione serba agli standard comunitari, portando all'eliminazione delle tariffe sulla maggior parte delle merci importate dall'UE. Gli Stati Uniti hanno ristabilito relazioni commerciali regolari con la Serbia nel 2003, migliorando l'accesso delle merci serbe al mercato statunitense. Dal 2005, la Serbia è inclusa nel Sistema Generalizzato di Preferenze (GSP), che garantisce l'esenzione da dazi per numerose categorie di prodotti. Secondo il database COMTRADE delle Nazioni Unite, le esportazioni serbe verso gli Stati Uniti hanno raggiunto un valore di 541,48 milioni di dollari nel 2022.
Accordi Bilaterali e Mercati di Riferimento
La Serbia ha stipulato accordi bilaterali di libero scambio con l'Unione Europea, l'Unione Economica Eurasiatica (Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Russia), la Turchia, il Regno Unito, l'Irlanda del Nord e l'Associazione Europea di Libero Scambio (Norvegia, Svizzera, Islanda, Liechtenstein). È beneficiaria del Sistema Generalizzato di Preferenze del Giappone, che offre dazi preferenziali per le esportazioni in quel paese. Un altro pilastro dell’integrazione regionale è l’iniziativa Open Balkan, che vede Serbia, Macedonia del Nord e Albania impegnate nella liberalizzazione degli scambi commerciali e nella libera circolazione di persone e beni. L'accordo, firmato nel luglio 2021, prevede la completa apertura delle frontiere dal 2023, benché siano ancora in corso alcune fasi attuative. Nel 2023, la Serbia ha firmato un importante accordo di libero scambio con la Cina, entrato in vigore a metà 2024, che offre accesso privilegiato al mercato cinese.
Serbia come Hub di Esportazione
Grazie alla rete di accordi commerciali, la Serbia si posiziona come un hub strategico per la produzione e l'esportazione esente da dazi verso un mercato di oltre 1 miliardo di consumatori, che comprende l'UE, la Federazione Russa, gli Stati Uniti, il Kazakistan, la Turchia e altri paesi dell'Europa sud-orientale. A partire dal 2024, il mercato cinese si aggiunge a questo regime esente da dazi, che copre la maggior parte dei prodotti industriali, con poche eccezioni e contingenti limitati per alcune merci.
Unione Europea Le esportazioni dall'UE verso la Serbia sono in gran parte esenti da dazi, con alcune eccezioni riguardanti specifiche quote annuali per prodotti come carne di vitello, zucchero e vino.
CEFTA L'accordo CEFTA garantisce il commercio esente da dazi tra i membri e prevede l'accumulazione dell'origine dei prodotti, permettendo che le merci serbe siano considerate di origine locale anche se incorporate con materiali provenienti da altri membri CEFTA o da paesi come l'UE, Norvegia, Svizzera, Islanda o Turchia, a patto che almeno il 51% del valore aggiunto provenga dalla Serbia.
Stati Uniti Il commercio con gli Stati Uniti beneficia del Sistema Generalizzato di Preferenze (GSP), che consente l'accesso esente da dazi a circa 4.650 categorie di prodotti, tra cui la maggior parte dei beni finiti e semi-finiti, oltre a prodotti agricoli e industriali primari. Tuttavia, alcuni beni sensibili, come i prodotti tessili, la pelle e le calzature, non sono inclusi. L'elenco dei beni idonei viene rivisto e aggiornato regolarmente con il contributo delle industrie statunitensi.
Turchia La Serbia gode di un regime di esenzione dai dazi doganali per le esportazioni in Turchia. Le importazioni di prodotti industriali dalla Turchia sono state progressivamente liberalizzate fino al 2015, sebbene i dazi rimangano in vigore per alcuni prodotti agricoli.
EFTA I prodotti industriali serbi esportati verso i membri dell'EFTA (Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein) sono esenti da dazi doganali, con poche eccezioni, come pesce e prodotti marini. Gli accordi prevedono concessioni reciproche per i prodotti agricoli.
Federazione Russa Le esportazioni dalla Serbia verso la Federazione Russa, che rispettano il requisito del 51% di valore aggiunto locale, sono esenti da dazi. Tuttavia, esistono prodotti esclusi dall'accordo, come pollame, formaggi particolari, zucchero, vino spumante, tabacco e automobili nuove e usate.
Kazakistan e Bielorussia Accordi specifici con il Kazakistan e la Bielorussia regolano il commercio esente da dazi, con eccezioni che includono carne, formaggi, vini e veicoli a motore. Unione Economica Eurasiatica (EAEU)
L'accordo di libero scambio tra la Serbia e l'EAEU (Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Russia) mira a promuovere il commercio e la cooperazione economica. L'accordo garantisce la libera circolazione di beni e capitali, in linea con i principi dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, e stabilisce procedure per l'amministrazione congiunta. Cina L'accordo più recente e di grande impatto per la Serbia è quello con la Cina, entrato in vigore nel luglio 2024. Questo trattato copre oltre 10.000 prodotti serbi e quasi 9.000 prodotti cinesi, con l'obiettivo di liberalizzare il 60% dei beni entro l'immediato e un ulteriore 30% nei prossimi 5-10 anni. Gli agricoltori serbi, così come i settori farmaceutico, chimico e meccanico, trarranno vantaggio dall'accesso diretto al mercato cinese.